Elenco delle opere

Filmografia

a cura di Giovanni Luca Dilda

I film realizzati da Gianfranco Brebbia, dal 1962 al 1973, sono elencati in ordine alfabetico per anno. In alcuni casi, fra parentesi, segue la variante del titolo; le date attribuite sono in parentesi quadre.
La filmografia, ricostruita e probabilmente priva di molti titoli, è il risultato delle informazioni tratte dalla documentazione conservata in archivio (i numerosi articoli relativi alle proiezioni dei suoi film nei diversi cineclub locali e la lettera inviata da Brebbia alla London filmakers cooperative) e dal raffronto degli elenchi pubblicati da Massimo Bacigalupo e da Sirio Luginbühl nel 1974. Secondo queste pubblicazioni i film realizzati da Brebbia sono 109, in realtà è probabile che siano 200 circa, ma di cui se ne conservano solo 45, a causa di dispersioni nel corso degli anni.
L’archivio contiene, inoltre, spezzoni dedicati alla località di S. Bernardino, alla comunione di Paola Brebbia, il film Gita in battello (s.d.) e il film Man 2000 (1968), probabilmente realizzato dall’artista Massimo Crevani, suo amico.
Nel 1969 l’artista Emilio Isgrò coinvolge Gianfranco Brebbia per le riprese del film La iena più ne ha più ne vuole, mai realizzato.
Si conserva, inoltre, una cassetta audio del 1969, con registrazioni di conversazioni telefoniche di Gianfranco Brebbia con Gianfranco Baruchello, Silvano Colombo, Paolo Isaia, Emilio Isgrò, Luciano e Maud Giaccari, Daniela Palazzoli e Sandro Uboldi, annotata “commento telefonate cinema 5/69 I parte” e “fine – 3/10/69 telefonate cinema 2”.

Go-kart (1962), non conservato
Il voto (1963), non conservato
Il surf (1964), non conservato
La legge è uguale per tutti (1964), non conservato
La natura (Insetti e fiori, 1964), non conservato
Le nostre nozze [1964], non conservato
Luna Park (1964), non conservato
Museo di Pessione (Visita al Museo enologico di Pessione o Visita a Pessione, 1964), non conservato
Nozze E.R. [Nozze E. Ranza 1964], conservato presso Home movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna
Oltre il Ticino (1964), non conservato
Prima serata (1964), non conservato
Quattro passi nel Ticino (1964), non conservato
Rotelle (1964), non conservato
Sesto Calende (1964), non conservato
Tanto tempo fa (1964), non conservato
Varese n. 1 (1964), non conservato
Varese Napoli (1964), non conservato
XXV Anniversario [dell’impresa edile Larghi] (1964), non conservato
Identificazione (1965)
Il bianco si addice a Paola (1965)
La sfera (1965), non conservato; si conserva il solo nastro magnetico della colonna sonora
L’eccesso (1965)
Sotto il sole (1965), non conservato
Sotto il sole (1965), non conservato, «come sopra in più gli zingari veri»
Torba una eco che si spegne (1965), non conservato
Un giorno con loro (1965)
Varese Milan (1965), non conservato
Footbal/vela (1966), non conservato
NA 881966 n. 1 (NA 881966 – La natura – La vita – La morte, 1966)
NA 881966 n. 2 (1966), non conservato
Pompei (1966), non conservato
Roma 1° S. Pietro (1966)
7 ore a Roma (1966), non conservato
Teatro Flavio (Il Teatro Flavio di Roma (Colosseo)Sintesi interpretativa o Anfiteatro Flavio, 1966), non conservato
Un po’ di lei (Un po’ di lei (Napoli) – Studio d’ambiente, 1966), non conservato; si conserva solo il nastro magnetico della colonna sonora.
Zelbio m 1000 allegria (1966), non conservato
Amore in antitesi (1967)
Compleanno Paola (1967)
Dove sono i registi (1967)
Eccetera (in tre versioni, 1967), non conservato
I magnifici otto, tre episodi (1967), non conservato
La nostra automobile (1967), non conservato
Polemizzando in bianco e nero (1967)
Stein 1 (1967), non conservato
Stein 2 (1967), non conservato
4 films No-stop Theatre (1968), non conservato
Atom (1968), non conservato
Biumo (1968)
Ch’a’rnel house (1968), non conservato
Divinatorius [1968], non conservato
Extremity (1968)
Extremity n. 2 (1968), non conservato
Extremity n. 3 (1968), non conservato
Extremity n. 5 [1968], non conservato
From (1968), non conservato
Hanger (1968), non conservato
I Promessi Sposi (1968), non conservato
Jonson (1968), non conservato
Kennedy (1968), non conservato
L’Odissea (1968), non conservato
Si – Digli di no (1968)
Sipario (1968)
Situazione 2000 (1968), non conservato
So that’s that’s (1968)
Stein 4 (1968), non conservato
UFO (1968)
White (1968), non conservato
Wodge (1968), non conservato
Anno 2000 (1969) I parte
Anno 2000 (1969) II parte
CCC Roma (1969), non conservato
Deserto in luce solare (1969)
Fumus Art (Art Fumus, 1969)
Garzolino e la bazuka [1969-1971], non conservato Giochi della Gioventù (1969)
Idea assurda per un filmaker. Ester (1969)
Idea assurda per un filmaker. Germana (1969)
Idea assurda per un filmaker. Luna (1969)
Idea assurda per un filmaker. Matilde (1969)
Isgrò Milano (1969), non conservato
Meno 31 (- 31 Varese, 1969), non conservato
Parco Milano Cinefoto [1969-1970], non conservato
Questo non basta [1969-1971], non conservato
Rimini (1969) - 1° bobina Anna
Tobas (1969)
Toros (1969), non conservato
31 Rapporto per il 2000 [1969], non conservato
Elezioni (7-6-1970)
HKK-2 (1970), non conservato
HKK-2 TT FILM 0 (HKK2 Filmzero, 1970), non conservato
Il cugino (1970)
Intesa e protesta nella segnaletica (1970), non conservato
Le due femmine (1970)
Mamma via Albuzzi (1970)
Millenovecentosettanta (1970), non conservato
Scultura 70 Cunardo [1970], non conservato
Work piece (1970), non conservato
Zambella – Rimini (1970)
Congresso (1971)
18esimo di Gabriella (1971)
E così venne [1971], non conservato
Gio e Paola (1971)
(H) [1971], non conservato
Ho fatto un film (Ho fatto un film 1°, 1971)
Ho fatto un film (Ho fatto un film 2°, 1971)
Lo scultore (1971), non conservato
Mamma Giuseppina (1971), non conservato
Proposte 1971 [1971], non conservato
Protesta in blu [1971], non conservato
Santucci (1971), non conservato
Terra (1971)
Turi (1971); il film è stato donato dal regista Giorgio Turi alla Cineteca Nazionale di Roma
Vittore Frattini (1971), non conservato
Astor (1972), non conservato
Lumier mio (1972)
Nuova sfera (1972), non conservato
Terra 0/0 (1972)
W Blek (1972), non conservato
Bazar (1973)
Bet (1973)
50esimo anno (50° anno-di-Brebbia, 1973)
Tostra (Autostrada, 1973), non conservato
Cinema underground oggi

L’elenco dei film di Brebbia è stato ritrovato sul testo Cinema Underground oggi a cura di Sirio Luginbhül del 1974. I numeri corrispondono alle numerazioni conferite dall’autore alle pellicole; sono gli stessi numeri ritrovati sugli astucci delle pellicole originali. I commenti ai film sono stati scritti da Gianfranco Brebbia.
 
1. Il voto (1963) – 7’- una fiabetta con sorpresa finale.
2. La natura (1964) – 15’- macrocinematografi a su fili d’erba e animaletti quasi invisibili – c’è un combattimento – c’è una vittoria.
3. La legge è uguale per tutti (1964) – 15’- va a finire che il cattivo avrà la peggio.
4. Museo di Pessione – 15’- la documentazione di un museo poi si scherza con il solito ritorno a casa.
5. Luna Park – 15’- scoprendone i segreti fra i misteriosi ambienti impercepibili.
6. Nozze E.R. – 15’- l’amico si sposa e festa c’è – una nonna che piange e c’è festa.
7. Le nostre nozze – 15’- le mie nozze su piccole e smunte foto scattate da un tale che non sapeva nulla né di macchine fotografi che né di tempi di posa né di niente. La torta – piccina piccina – ma buona buona.
8. Varese Milan (1965) – 15’- 0 a 0 – cose da pazzi.
9. Sesto Calende (1964) – 15’- un piccolo paese sul Ticino e la gente passa davanti alla cinepresa dal mattino alla sera.
10. Quattro passi nel Ticino – n.1, 15’- con una cabriolet d’estate e montagne- e valanghe-ecc.
11. Oltre il Ticino (1964) – 15’- come sopra – in più il rientro in Italia.
12. Tanto tempo fa (1964) – 15’- cara Varese – una Varese con il teatro dell’opera.
13. Il surf (1964) – Gio – balla – la lampada da 1000 fa il resto in parallelo con la cinepresa.
14. Rotelle (1964) – 15’- paragonare una città al meccanismo perfetto di un orologio perfetto-ma gli uomini non sono rotelle.
15. Prima serata (1964) – si apre un cineclub-una cosa favolosa.
16. Varese Napoli – 15’- 1964 – tifo.
17. Identificazione (1965) – 15’- lo scultore è paragonato al martire.
18. Torba una eco che si spegne (1965) – 30’- c’è ancora la eco di Torba.
19. Sotto il sole (1965) – 15’- le riprese di questo fi lm sono state fatte a San Benedetto del Tronto.
20. Sotto il sole (1965) – 15’- come sopra in più gli zingari veri.
21. Il bianco si addice a Paola (1965) – 15’- proprio così il bianco si addice a Paola – il colore è tutto il film.
22. Un giorno con loro (1965) – 30’- in un campeggio con tante ragazzine; c’era anche mia figlia.
23. Zelbio m 1000 allegria – qui non c’entra Mike, c’entrano ancora loro, le ragazzine.
24. Football/vela (1966) – 15’- partita di calcio fra artisti sposati e no, una regata sempre di artisti – una colonna sonora che fa rizzare i capelli.
25. L’eccesso (1965) – 15’- chi corre ci resta chi non corre ci muore.
26. 7 ore a Roma (1966) – 15’- vedendo il fi lm pare che siano 7 giorni a Roma.
27. Teatro Flavio (1966) – 15’- senti le belve, vedi i gladiatori, sogni la storia.
28. NA 881966 n.1 il folclore napoletano e il gioco del lotto e il settembre vero non quello dell’anno scorso.
29. NA 881966 n.2 (1966) – 15’- la solfatara di Pozzuoli e le bolle d’acqua, la sposa fra i cancelli – un aereo a reazione e la città sepolta.
30. Un po’ di lei (1966) – 15’- lei è Napoli, lei è mia moglie.
31. Dove sono i registi (1967) – 30 – chi li cerca non li trova, chi li ha trovati sarà sottoposto a dure fatiche.
32. Polemizzando in bianco e nero (1967) – 30’- si poteva benissimo polemizzare a colori, non cambiava nulla.
33. La nostra automobile (1967) – 15’- più i fazzoletti che saranno illuminati a giorno, appesi come veri fazzoletti.
34. Non citato – ritrovato con questo numero il film Amore in antitesi – (1967) 16’. Girato al Campo dei Fiori di Varese. Antitesi tra amore profano di giovani coppie e amore sacro delle suore di clausura. Realizzato con teleobbiettivo. L’Autore scrive sull’astuccio della pellicola: «Tutte le scene esistenti in questo film sono state girate dal vero, nessuna immagine è stata creata artificialmente, perciò le riprese effettuate con teleobbiettivo a distanza, hanno permesso che i personaggi si muovessero con la massima convinzione di non essere registrati da una cinecamera».
35. Eccetera – 30’- quello che viene dopo anche se non ci piace.
36. I magnifici otto (1968) -15’- in tre film diversi e improvvisati. Il primo centra la macchina da scrivere, il secondo centra una ragazza che fa finta di avere freddo, poi il terzo – i banditi.
37. La sfera (1965) – 15’- si ha la sensazione che un pericolo ci investa, investa i giovani, perché noi ormai siamo vecchi.
38. Stein 1 (1967) 8mm, b&n e pellicola graffiata.
39. Stein 2 (1968) 8mm, b&n e pellicola graffiata, 9’6.

1
Usando la cinepresa manualmente immaginandoti che la stessa si sia trasformata in un mitragliatore.
Fantasia di numeri mitragliando e spazzando con un tele 300 una serie di numeri neri su fondo bianco.
Lampada da 500 Watt a 80 cm dal soggetto.
Piano pellicola soggetto cm 21 – diaframma 4 – (macrocinematografia-prolunghe varie). Ora il soggetto è composto
di test ottici, con la massima delicatezza il soggetto viene spezzato a mo’ di pennellata.
Soggetto (spirale) – bianco e nero – macchina fissa – stesso tele – variando la misura di fuoco (macrocinematografia).

2
Stessa spirale (soggetto) – Aumento intermittente di sfocature – alternando ogni fotogramma con altri non impressionati.
Passaggio in orizzontale, coni stilizzati (bianco e nero) e linee parallele.
Intermittenza su test ottico in negativo mitragliando con insistenza, su due particolari dello stesso.
Idem su caratteri normali da quotidiano.
3
Croce uncinata nazista (soggetto) – elmetto SS. Mitragliando convulsamente quasi a sfasciare il meccanismo della
cinecamera (fotogramma singolo) – macrocinematografia – uno due – uno due – uno due...
4
Riprese con teleobiettivo 350 e prolunghe preoccupandosi di mettere in quadro unicamente la finestrella rettangolare del proiettore funzionante il quale proietta al buio spezzoni di Stein n.1 velocità proiettori 18 fotogrammi al secondo cinecamera velocità 24 fotogrammi al secondo – la camera da presa è situata frontalmente a cm. 21 dal proiettore. Diaframma 32 – FADER – a metà (massimo della chiusura).
5
Punta d’acciaio sottilissima, installata sull’attacco di uno spazzolino da denti a vibrazione (elettrico).
Scalfi re con lo stesso elettricamente una pellicola Kolor non impressionata. Appaiono in proiezione moltitudini di leggere scalfitture, le quali compongono una visione delicatissima. Stesso procedimento usando un trapano da odontoiatra montando sullo stesso frese di varie proporzioni, intercalandole su 24 tipi.
Sempre con lo stesso apparecchio – asportazione parziale dell’emulsione – controllando la progressività dell’opera in moviola.
In questo pezzo esistono spirali in parallelo ottenute con fresa circolare, mantenendo la stessa a contatto dell’emulsione quasi accarezzandola.
I fori a spirale sono ottenuti con fresa conica invertita – sempre con l’ausilio della moviola.
6
Una comunissima coda bianca che normalmente si trova in testa a pellicole Kolor.
Si intacca l’emulsione con acido muriatico – dipingendo poi con la penna e inchiostro di china un ricamo minuziosissimo.
Gli ultimi metri sono un ammasso colorato (china su pellicola sovraesposta, quindi completamente trasparente) – fresando l’emulsione al massimo e dipingendo il tutto con serie di dominanti colorate sino alla conclusione, dissolvente, in piccole macchioline verdi, poi, trasparenza totale.

40. Stein 4 – mi rifaccio allo stesso discorso dei precedenti.
41. Extremity (1968) – 15’- esperimenti filmici – fra artisti – e lettori di poesie, sperimentali – lui e lei a contatto – la nevrosi – di un artista, gli spettatori fanno spettacolo – mani mani.
42. Extremity n.2 (1968) – 15’- esperimenti filmici – incandescenza, filtrare il sole – riprendere, attraverso la
finestrella di un proiettore che funziona, solidi geometrici rotanti e riflettenti raggi colorati.
43. Extremity n. 3 (1968) – 15’- l’alfabeto è di scena, anche un pittore la luna pure – la televisione – tanti fiammiferi trascinati da un fiammifero dittatore.
44. From (1968) – 15’- con una scheda impossibile da sintetizzare.
45. Kennedy (1968) – 15’- l’assassinio – la televisione improvvisa, la cinepresa improvvisa.
46. White (1968) – 15’- non si può sintetizzare.
47. Hanger (1968) – 15’ Ci sono tre temi ben distinti ma collegati fra loro.
48. Non citato.
49. So that’s that – un film da vedere in moviola – però si vede abbastanza bene anche in proiezione purché il
proiettore sia un poco guasto e zoppicante.
50. Wodge (1968) – 15’- costumi sulla spiaggia formano coriandoli.
51. Extremity (1968)
52. UFO (1968) – 25’- la manifestazione degli Ufo a Monte Olimpino da Bruno Munari e tanti altri, una cosa riuscitissima.
53. Non citato
54. Jonson (1968) – 15’- su manifesti tratti da una pubblicazione americana.
55. Atom – (1968) – 8mm, b&n e colore, sonoro, magnetico separato, 17’- ogni vera donna è una Antigone.
Atom – La più piccola particella di un elemento che conserva le sue caratteristiche chimiche. Antitesi nella relazione dell’uomo ai due problemi: Atomo/donna. La concentrazione sull’Atomo ne sprigiona la massima potenza. Della donna, abbandonata in una strutturazione speculativa, si fa un ibrido. Ella nel film grida contro il mondo da cui rimane defraudata. Simboli e legami nel film sono tratti dalla realtà di tutti i giorni. Questo per rendere il discorso fruibile a tutti, in quanto tale denuncia è urgente.
56. Non citato
57. Divinatorius – quattro strade quattro tipi di persone più un cane ed altre cose piacevoli a vedersi. Una draga.
58. La natura fiori insetti – una riesumazione di un film destinato al macero mio, montaggio paziente.
59. Art Fumus (1969) – 25’- il fumo era l’aggancio, gli artisti erano gli autori di fumo – quasi la cinepresa mi scoppiava fra le mani, l’ho fatta ripassare tutta dal tecnico.
60. Anno 2000 (1969) – 45’- la storia continua continua continua.
61. Idea assurda per un filmaker. (1969) – n. 2 bobine da proiettarsi in parallelo – 15’ più 15’- l’uomo che avanza sino a raggiungere la luna e viceversa.
62. Non citato

63. Non citato
64. Non citato
65. 31 Rapporto per il 2000 – l’arte all’aperto e i film sperimentali all’ateneo prealpino
66. Non citato
67. Non citato
68. Non citato
69. Non citato
70. Isgrò Milano (1969) – 14’- provini per un film non girato.
71. Parco Milano Cinefoto – la documentazione di case fotografi che e cinematografi che – girato in singolo-passato
al tenutario della cineteca italiana. PF Alberti
72. Millenovecentosettanta (1970) 15’- 1/1/70 – tutta la famiglia con i morti compresi.
73. Il cugino (1970) – 15’- in suo ricordo, era iuventino.
74. HKK-2 (1970) – 15’- macrocinematografia per entrare nell’ignoto.
75. Toros – (1969) – 5’- il toro è un cane, il torero – no.12
76. Questo non basta – un’improvvisazione in bianco.
77. Garzolino e la bazuka – due film uguali girato da due autori.
78. Ho fatto un film (1971) – 15’- improvvisazioni in singolo sulla mia città e n. 79 idem.
79. Vedi il precedente.
80. Lo scultore (1971) – 15’- hanno aperto uno studio enorme di uno scultore morto, io ero la in quell’attimo ed ho ripreso anche le ragnatele e persino i pesi che lui usava per sgranchirsi; non dimentichiamo le opere che sono favolose e pesanti.
81. Turi (1970) – un film di 15’, b&n e la mamma.
82. Scultura 70 Cunardo – una rassegna di scultura fatta qui nelle vicinanze.
83. Intesa e protesta nella segnaletica (1970) – 30’- musica elettronica jazz sax Santucci/pubblico si nero.
84. Mamma Giuseppina (1971) – 15’- mia madre vista attraverso i raggi solari.13
85. HKK2 TT FILM 0 (1970) – 15’- ero un bambino e voi siete stati cattivi con me – la terra la vs. Terra.
86. (H) – col permesso di Guido Lombardi, film graffiato con esplosioni
87. E così venne – evviva.
88. Terra (1971) – 15’- ho iniziato qui a svolgere temi oscillanti, come da un aereo che vola disequilibrato, l’effetto è sorprendente, hanno detto.
89. Protesta in blu – da una manifestazione antifascista, passato alle organizzazioni sindacali.
90. Terra 0/0 (1972) – ripeto la faccenda dell’aereo ecc.
91. Lumier mio (1972) – da vecchi film l’arrivo del treno e più sino al 10’ in singolo e filtri.

92. Work piece (1970) – 15’- passeggiando per Milano fredda.
93. Santucci (1971) – in merito ad una sua personale.
94. Non citato.
95. Non citato.
96. Congresso (1971).
97. 18esimo di Gabriella (1971) – 15’- lavoro anche io nel film, mi hanno dato una parte.
98. Nuova sfera (1972) – una sfera dal diametro di cm 30 in vetro e riflettente, l’effetto è grandangolare massimo
poi si rompe tutto.
99. Vittore Frattini (1971) – 15’- in occasione di una sua personale, ora di sua proprietà.
100. Proposte 1971- 15’- rassegna d’arte a Cunardo.
101. Non citato.
102. Non citato.
103. Non citato.
104. Astor (1972) – 12’ fil1m graffiato con effetti pirotecnici.
105. Bet (1972) – 10’- film graffiato con effetti invisibili.
106. Bazar (1973) – 8’ – film graffiato con effetti sensitivi.
107. W Blek (1972) – 15’- macrocinematografia acqua cera fuoco pulsazioni vere pulsazioni.
108. Autostrada (1973) – e tricolore, 15’- una bicicletta.
109. 50esimo anno (1973) – 13’, il mio compleanno e danze e ginnasti a 5 dita e 5 candeline, 2/5/73.

Nel commento al fi lm Stein 2, Brebbia spiega la tecnica usata soprattutto in quei film realizzati dalla seconda metà degli anni Sessanta.
La tecnica, che consiste nel colorare e realizzare incisioni direttamente su pellicola, fu utilizzata già da artisti degli anni Dieci. La si ritrova descritta da Giulio Bursi in La “questione” sperimentale dalle origini agli anni Sessanta.14 «Dipingendo direttamente su pellicola senza nitrato d’argento a partire dal 1910-11, Arnaldo Ginna e Bruno Corra
crearono, con la loro “cinepittura”, il cinema astratto».

I commenti sono chiusi